lunedì 28 febbraio 2011

FATTORIE DIDATTICHE

Le Direzioni Didattiche Statali, stanno richiedendo alle fattorie didattiche una serie di documenti per autorizzare le visite delle classi presso le stesse. Di norma tali documenti sono i seguenti:

1.      tipologia di azienda con visura camerale
2.      conformità dei locali, delle aree e delle strutture utilizzate
3.      gestione delle situazioni di emergenza (piani di evacuazione)
4.      autorizzazione alla somministrazione di alimenti
5.      DURC aggiornato (certificazione di regolarità contributiva)

Per quanto riguarda il punto 1, se non se ne ha già la disponibilità, sarà sufficiente richiederlo all’ufficio presso il quale si tiene la contabilità

Per il punto 2, si possono allegare i certificati di conformità degli impianti, o più semplicemente un’auto certificazione, o in alternativa, se si è un’azienda agrituristica, l’autorizzazione comunale

Anche per il punto 3, si consiglia di auto certificare la sicurezza dei locali, o in alternativa indicare su una planimetria il percorso per uscire dai locali utilizzati per l’accoglienza dei bambini.

Per quanto riguarda il punto 4, per le aziende agrituristiche è sufficiente allegare una copia dell’autorizzazione sanitaria.

Per il punto 5, se si hanno dipendenti è necessario fare riferimento all’ufficio presso il quale l’azienda si rivolge per la preparazione delle buste paga.
Chi non ha dipendenti si potrà rivolgere all’ufficio presso il quale si tiene la contabilità o direttamente all’INPS.

Fermo restando che legalmente gli obblighi di cui sopra sono già espletati dalle aziende, in quanto regolarmente autorizzate dagli enti preposti, onde evitare inutili discussioni con le Direzioni Didattiche e rischiare di perdere prenotazioni, il nostro consiglio è di inviare (se richiesto) il materiale suddetto nei modi e nelle forme sopra indicate.

In attesa di capire se tale metodologia sarà in futuro adottata da tutte le Direzioni Didattiche, stiamo valutando l’ipotesi di approntare una modulistica univoca, per rendere più semplice alle aziende  l’invio dei dati richiesti.

Per ulteriori chiarimenti o informazioni, potrete contattare il Presidente di Turismo Verde Torino

DICHIARAZIONE ANNUALE DELLE ATTIVITA’ ESERCITATE

In seguito alle modifiche apportate dalla L.R. 38 del  30 Dicembre 2009 “disposizioni di attuazione della direttiva 2006/123/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa ai servizi del mercato interno”, decade l’obbligo della dichiarazione annuale circa le attività esercitate, da presentarsi entro il 31 Gennaio.


mercoledì 23 febbraio 2011

NUOVE LINEE GUIDA PER TRASFORMAZIONE E SOMMINISTRAZIONE

LINEE GUIDA PER LA TRASFORMAZIONE E LA VENDITA DEI PRODOTTI ALIMENTARI NONCHÉ PER LA SOMMINISTRAZIONE DI PASTI E BEVANDE (ATTIVITA’ AGRITURISTICA) DA PARTE DELLE AZIENDE AGRICOLE

Per coloro che desiderano riceverne una copia scrivere a turismoverdetorino@gmail.com

martedì 15 febbraio 2011

INFORMAZIONI

Vi ricordiamo che dal 01/01/2011 sono iniziati i tesseramenti.

IL NOSTRO PRESIDENTE SCRIVE....

Si è tenuto il giorno 11 febbraio il secondo incontro del tavolo di lavoro (del quale Turismo Verde Torino e CIA si sono fatte promotrici attraverso il Progetto Prometeo), tra le istituzioni regionali e le associazioni di categoria.
Attraverso le indicazioni raccolte da Turismo Verde negl’incontri fatti con le aziende agrituristiche del territorio, è stato elaborato un documento che la Regione dopo un attento esame ha schematizzato e riproposto attraverso la produzione di una prima “bozza”. Tale bozza è stata sottoposta all’analisi delle tre associazioni di categoria e sarà ridiscussa nel prossimo incontro che si terrà presumibilmente entro i primi giorni di Marzo.
Dice il presidente di Turismo Verde Pierangelo Cena “Appare comunque evidente già da una prima lettura che le nostre istanze sono state accolte in modo positivo, prima fra tutte quella inerente ad una maggiore liberalizzazione del numero dei coperti a fronte dell’utilizzo di una più congrua percentuale di prodotto agricolo acquistabile direttamente presso le aziende agricole locali”, e inoltre “restano ancora tante le problematiche da affrontare, non ultime i costi della TARSU (tassa sui rifiuti solidi urbani), la scarsità di risorse per il sostegno del settore, il calo di presenze delle scuole nelle fattorie didattiche a causa degli alti costi di trasporto”. Il primo passo comunque è stato fatto e l’intenzione di continuare su questa linea è un impegno che turismo Verde e CIA riconfermano con forza.

giovedì 16 dicembre 2010

LA CIA DI TORINO CHIEDE LA REVISIONE DELLA LEGGE REGIONALE SULL’AGRITURISMO

Serve una revisione della legge che regola le attività di agriturismo in Piemonte. La normativa è ormai obsoleta e l'adeguamento è una necessità inderogabile. La richiesta è stata avanzata nel corso di un convegno organizzato da Turismo Verde Torino, emanazione della Confederazione Italiana Agricoltori della Provincia, lo scorso 13 novembre presso la sala Viglione della sede del Consiglio Regionale.
"L'attuale normativa - ha spiegato il presidente della Commissione Agricoltura della Regione Piemonte, Gian Luca Vignale, a margine del convegno - - è oramai datata e necessita di tutti quegli aggiornamenti necessari a garantire più efficienza e una più corretta valorizzazione e regolamentazione di un settore in continua crescita ed evoluzione. Questo convegno  vuole quindi essere un momento di confronto e dibattito finalizzato a comprendere quali siano oggi le misure da attuare per dare al mondo dell'imprenditoria agricola il sostegno che merita ".
"L'associazione Turismo Verde Torino, - ha sottolineato il suo presidente Pierangelo Cena - nell'ottica di valutare le problematiche legate all'agriturismo e per formulare un documento utile a indirizzare le normative che saranno inserite nella nuova legge regionale, ha organizzato su tutto il territorio della provincia di Torino una serie di incontri con gli operatori agrituristici, mirati a raccogliere direttamente dalla base indicazioni e consigli; incontri che hanno dato ottimi risultati in termini di partecipazione e di contenuti e ci hanno portato alla produzione di una relazione che contiene l'essenza stessa, della natura e della mentalità degli imprenditori, che sempre più, pur non disconoscendo il passato, sono proiettati verso il futuro, e per questo sentono l'esigenza di una normativa adeguata alle esigenze di oggi".
"E' ormai indispensabile - ha aggiunto il presidente della Cia di Torino Lodovico Actis Perinetto - procedere a una revisione sostanziale del testo di legge regionale che regola l'attività degli agriturismi, considerando che la sua stesura risale al 1995: in quindici anni la condizione dell'imprenditoria agricola e le necessità del consumo sono profondamente mutate e chi, come la nostra confederazione, può osservarne gli effetti sul campo quotidianamente, deve farsi portavoce nelle sedi istituzionali del disagio a cui il settore è sottoposto".(AGI)